giovedì 27 gennaio 2011

All'inizio fu solo un passerotto...

Dunque, partiamo dall'inizio...


Un anno fa mi sono trovata nelle condizioni di dover ripensare alla mia vita lavorativa. Seduta nella veranda di Paszkoswski in piazza della Repubblica, in una giornata grigia e piovosa  un passerotto si è posato sul bordo del mio tavolo, ha piegato un po' la testina di lato e guardandomi tranquillo mi ha detto che per me spendere le giornate di lavoro nel centro di Firenze sarebbe stato molto meglio che spenderle a Capalle o in qualsiasi altra zona industriale. Certo che aveva ragione, una vera illuminazione, lo so, ma ripeto che le cose a volte sono così scontate da diventare invisibili!


Insomma, si sa che siamo tutti legati ai nostri ricordi d'infanzia; il mio nonno materno, un vero personaggio, era chiamato da tutti Passerotto... il messaggio si rinforzava quindi di affettuosa autorevolezza.

Ero molto occupata a sistemare certe brutte faccende che mi hanno richiesto tempo ed energie ma durante quei mesi, mentre lentamente mi muovevo nella palude burocratica, l'idea inizialmente vaga si è sempre più definita ed eccomi qui.



Come posso spiegare? Si tratterà di fare restyling, di inventare, di creare con le clienti... si tratterà di fare molte cose ma prima di tutto devo trovare un posto.


Un laboratorio, piccolo e accogliente possibilmente senza tutto l'odore di naftalina che di solito regna nelle botteghe simili (ma in realtà ce ne sono?). In centro si, che voglio essere visibile e vedere la gente passare, in una zona particolare... In passato ho abitato per tre anni in Oltrarno, tre velocissimi anni che hanno ribaltato ogni mio pregiudizio sulla scomodità dell'abitare in centro. Tre anni fra S.Spirito e S. Frediano, in un clima quasi familiare, in viuzze pullulanti di vita artistica e artigiana...
Ecco, mi dirigo verso il Ponte Vecchio, lo attraverso e...



Nessun commento:

Posta un commento