Manca "solo" il posto! Giro per le strade del centro scoprendone ogni giorno di nuove, nel senso che non ci ero mai passata. Mi intrufolo in ogni cortile, spio attraverso i riflessi delle vetrine, prendo nota di ogni numero di ogni cartello "affittasi" che vedo. Scopro angoli, pertugi, stralci da distanze fino ad oggi inaspettate, annuso per indovinare col naso prima ancora che con gli occhi l'interno delle botteghe.
Ponte Vecchio è alle mie spalle, davanti a me si apre Via Guicciardini ed alla mia destra il caro Borgo S. Iacopo. Mi affaccio e, come sempre, mi godo quel passaggio dal chiassoso rumore di sottofondo (un po' di traffico ed il tipico bla bla poliglotta cui siamo tanto abituati in centro) all'atmosfera pacifica della via. Qui resistono ben due torri medievali e le case sono improvvisamente raccolte, direi quasi a mia misura. Borgo S.Iacopo in qualche modo ha protetto il Ponte Vecchio durante la ritirata dei tedeschi nel 1944. Le truppe infatti al loro passaggio fecero saltare tutti i ponti di Firenze risparmiando, appunto, solo il Ponte Vecchio ma per impedire agli Angloamericani di attraversarlo, fecero saltare tutte le stradine adiacenti. La prima parte di Borgo S. Spirito fu completamente distrutta...
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terribile |
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foto di Ugo Galassi http://www.flickr.com/photos/g_u/ |
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http://www.apiedinudinelparco.com/ |
...io dovrò comunque accontentarmi di qualcosa di meno ambizioso.
Ecco, qui inizia il regno degli artigiani, o dei piccoli esercizi storici. Proseguendo incontro un'altra vetrina che mi incuriosisce:
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http://www.creaturediverse.com |
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Angolo fra Borgo S.Iacopo e Via dello Sprone |
Alla fine la strada, sulla sinistra, fa angolo con via dello Sprone e si incrocia con Via Maggio, famosa come la via degli antiquari. Ma io prendo Via dello Sprone: a metà circa una tranquilla vetrina lascia intravedere un telaio, e cose fatte a mano. Tricot d'autore!
E' Minna Cocchi...
Dai dai mi ritrovo in Piazza S. Spirito, molto vicino a dove vivevo io secoli or sono (scherzo, solo una quindicina di anni fa): come sempre la chiesa è lì, imperturbabile, fiera di attirare cotanta ammirazione con la sua levigata semplicità.
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foto Ugo Galassi http://www.flickr.com/photos/g_u/ |
Proprio guardando da qui, in fondo, sul lato destro della piazza, è ostinatamente ancora aperto il Civaiolo.
Questo caratteristico negozio di civaie esiste sicuramente dagli anni Quaranta, come testimonia un documento di questa epoca, ma con tutta probabilità la sua origine potrebbe risalire addirittura agli anni Venti.
Anche qui le dimensioni sono ridotte e stretti stretti, vicini vicini ma perfettamente ordinati convivono semi, legumi secchi, oggetti in vimini, mestoli in legno, cappelli in paglia. Una meraviglia! Roba che appena avrò messo su la mia colonica dopo la vincita al superenalotto vengo qui, mi faccio spiegare tutto il perché e il per come e faccio il pieno per casa, orto e giardino!
Va beh, proseguo ancora... si, ma un altro giorno!
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