E non c'è due senza tre, quindi ecco la mia giornata di sabato 26 marzo...
All'esterno ancora allestimenti di città riciclante; sempre più "riciclosi" e sempre più originali:
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Salvo e Gina |
Oggi è una splendida giornata di sole... piacevolissimo mangiarsi un panino all'aperto e stare un po' a chiacchiera...
Allora iniziamo questo giretto.... partiamo da qui:
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vediamo un po' chi c'è... |
Chi c'è... lo avevo già visto ma non mi sono mai fermata perché l'ho sempre trovato impegnato... adesso però (ci credo , è "l'alba" di sabato mattina"!) sembra un buon momento: è Walter Seroni, creazioni in ferro battuto, stabile in questa struttura da tempo immemorabile, orgoglioso artigiano che attraverso un disegno può realizzare qualsiasi cosa...
lampadari, letti, lanterne, specchiere, tavoli, sedie, chiodi e poi che ne so, cose strane che sta lavorando sotto le sue mani si addolciscono e diventano curve, sempre più curve, spirali di... ferro "dolce"!
Ascolto volentieri la sua storia, poi mi incammino, ma sull'uscio della sua bottega mi sorride un banchino di oggetti colorati:
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la signora Seroni si diletta in questo passatempo! |
Proseguo il giro all'interno: al piano superiore due musicisti si divertono regalandoci note jazz che vivacemente rimbalzano da una parete all'altra...
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che meraviglia... |
Una delle prime botteghe che mi attirano è quella di Giovanni Erbabianca, eco-designer.
Guardate cosa riesce a fare solo con materiale di recupero:
complimenti!
Finalmente trovo la bottega di Livia Sani abbastanza libera da permettermi qualche foto: che strane e affascinanti forme... Questa, per esempio, quante ispirazioni può dare? Nel tempo di uno scatto ho immaginato spille, cappelli e molto altro...
Vedete la tridimensionalità (si, insomma il volume) dei suoi tessuti?
Avevate mai immaginato che da qualche ciuffo di filato, passaggio dopo passaggio, potessero nascere dei gioielli?
Lei si!
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l'artista all'opera... |
Inaspettatamente mi imbatto in qualcosa che conosco già, fa parte di una delle mie vite precedenti:
Ho lavorato per loro tanti anni fa e mi hanno aiutata a scoprire un mondo normalmente nascosto ma ricchissimo di umanità e calore... indimenticabile.
Riesco ad immaginarmi, tassellino dopo tassellino, l'impegno e la soddisfazione di chi ha realizzato questi capolavori dell'anima... vibrano di emozioni, promesse e colori.
Sono di fronte ai veri artisti della vita:
... accidenti, mi sono quasi commossa, davvero una grande emozione!
Dopo aver affettuosamente salutato, con un sorriso stampato sulla faccia, preda di ricordi, nomi e volti che si susseguono nella mente, mi ritrovo a fissare questi mazzi di fiori che, evidentemente, stanno aspettando mani creative a trasformarli.
Guardo meglio e realizzo: mi trovo nel laboratorio Silvano Labardi. Quella insospettabile signora in fondo, al lavello, tra pochi minuti si trasformerà in una maestra di magia, per il momento sta preparando i materiali...
Si avvicina l'ora di laboratorio; pronti?
Via!!!!!!
Solo chi ha partecipato può avere un'idea della gioia, della frenesia crescente che prende durante questi assaggi... Un fiore tira l'altro e pure le idee si sviluppano a ciclo continuo... Ogni piccolo bouquet è personalissimo e sono tutti a dir poco entusiasti... Perché io sono solo una spettatrice? Già, non ho prenotato. Ho voglia di agguantare qualche cosa (anche forbici, cartacce e un nastro mi andrebbero bene) e fare il mio mazzolino pure io!!!!!!!
A proposito di fiori, guardate questa strana, eterea creatura:
no, non è solo il fiore, c'è tutto un mondo intorno:
E' il modista Antonio Gatto che, ospite qui per questa giornata, ha la sua bottega a Firenze, in Oltrarno.
Ecco, posso fermarmi qui. Non mi resta che ringraziare tutti per queste tre giornate così illuminanti e stimolanti, per la pazienza di fronte a tutte le mie domande, per i sorrisi e l'accoglienza.
Sono sicura che ci sarà un seguito... vero???